Dopo aver chiuso avanti 2-0 un grande primo tempo, i biancocelesti subiscono la rimonta della capolista che, nell’ultimo minuto e mezzo prima impatta la sfida, poi compie il sorpasso con la rete decisiva di Rangel.
CAME DOSSON-LAZIO: 3-2 (0-2 pt)
CAME DOSSON: Morassi, Rangel, Bellomo, Alemao, Grippi, Massafra, Belsito, Di Guida, Crescenzo, Vieira, Sviercoski, Schiochet. All. Rocha
LAZIO: Laion, Liistro, Gastaldo, Gedson, D. Chilelli, Varela, Scheleski, Jorginho, Bizjak, Lupi, Biscossi, Luce. All. Reali
RETI: 7’54” pt Gedson (L), 9’15” Jorginho (L), 10’42” st Bellomo (C), 18’18” Japa (C), 19’51” Rangel (C)
AMMONITI: Bizjak (L), Scheleski (L), Schiochet (C)
ARBITRI: Vannucchi (Prato), Bensi (Grosseto)
CRONO: Beggio (Padova)
Primo tempo. Una Lazio alla disperata ricerca di punti chiude il primo tempo in vantaggio in casa della capolista della Serie A. Venti minuti fantastici quelli dei biancocelesti che resistono all’urto iniziale dei padroni di casa e spaccano in due la partita con le reti di Gedson e Jorginho a cavallo fra l’ottavo e il decimo della prima frazione di gioco. La Came prova a rispondere colpo su colpo, ma c’è Laion a calare la saracinesca in un paio di occasioni. I capitolini hanno anche sui piedi il colpo del tris, ma la perfetta ripartenza, fotocopia dell’1-0, non viene finalizzata da Gedson. All’intervallo è un sorprendente 0-2 per la Lazio.
Secondo tempo. Nel secondo tempo la Lazio tira un po’ i remi in barca, soffocata dalla pressione della Came Dosson. Laion è chiamato agli straordinari, ma il punteggio per lunghi tratti rimane bloccato sul 2-0. Anche i capitolini riescono a creare, colpendo una traversa con Chilelli che sarebbe valsa il 3-0. Al decimo, però, Bellomo riaccende la speranza veneta, infilando l’1-2 che infiamma la Palestra di Dosson. Rocha alla fine mette il portiere di movimento ed è la mossa decisiva: Japa fa 2-2 a 90” dalla fine, mentre Rangel spinge in rete il match-winner a solo nove tocchi di lancette dalla fine. È una beffa clamorosa, per una Lazio che è arrivata al termine dell’incontro con la lingua di fuori per la fatica. Una sconfitta che fa male, malissimo.
Ufficio Stampa Lazio C5