Volley Femminile Calabria: Virtus 1962, Martina Baronetto il suo campionato, la partita decisiva e il post partita. “Alla fine non ci crediamo nemmeno noi di essere in C”

 

 

 

Tra le vincitrici di Ieri c’era anche in un posto in panchina ma dall’entusiasmo che dava sembrava che la Virtus fosse in campo in 7 una ragazza il suo nome è Martina Baronetto quasi 21 enne (2 Aprile) e palleggiatrice della squadra. Eccola li che ci racconta i suoi 3 anni nella Virtus 1962, il suo attuale campionato e la partita di ieri dove ha visto la squadra salire in C. Alt ce anche il post partita e tanto altro ancora. Ecco a voi e buona lettura:

Oggi vorrei raccontarvi una storia… Una storia iniziata circa tre anni fa, così per caso… Mi iniziai ad allenare con una squadra di serie D, la Virtus 1962, era una sensazione strana giocare con quelle ragazze, quelle che vedevo allenarsi prima di ogni mio allenamento, quelle che si allenavano anche in 4 ma facevano di tutto pur di non far cadere un pallone, con una grinta e una passione che ho sempre invidiato…
Iniziai ad allenarmi anch’io, mi sentivo un estranea a tutti gli effetti, non è facile allenarsi con persone che non conosci ed hai sempre la paura di non essere accettata.. Piano piano iniziai a parlare un po’ con tutte, ad aprirmi e sentirmi anch’io parte della squadra anche se c’era lei, il capitano,Angela Cilea, lei continuò a non darmi molta confidenza per un altro po’ di tempo come se pensasse chissà cosa su di me, come se non mi stesse dando la soddisfazione di essere in squadra, poi ebbi anche la sua fiducia e confidenza e piano piano, credo (almeno da parte mia ) anche una forte amicizia.
Dopo poco tempo ricevetti la maglietta per l’allenamento, quel verde spiccava e spicca a chilometri passò ancora meno tempo e mi fu consegnata anche la maglia per le gare, sembrava strano ma mi sentivo sempre più parte della squadra e sempre più parte di una grande famiglia, quell’anno arrivammo quasi al traguardo, ne abbiamo passate tante e subite tante altre. A settembre decisi che volevo continuare a giocare li, anche se il mio ruolo in campo non era dominante e non faceva per nulla la differenza in campo, anzi se dobbiamo dirla tutta entrai in campo pochissime volte ma andava bene così, ero felice di far parte della squadra e iniziai ad essere sempre più me stessa con le compagne e con il mister, Gino, lui che mi metteva sempre a mio agio, mi diceva sempre che piano piano sarei diventata anche io parte importante della squadra  c’era e c’è tuttora tanto da migliorare e lo farò. Cambiai ruolo, il palleggio da me tanto odiato divenne il fondamentale che avrei dovuto usare di più  ma continuai nonostante le infiammazioni ai tendini con le quali ci convivo tutt’oggi, ecco spiegate le mie alzate in bagher tanto odiate dalla squadra, anche se, a mio parere siano meglio di quelle che provo a fare in palleggio. 
Passò un altro anno, iniziai un nuovo lavoro ed era sempre più difficile andare agli allenamenti, lavorando di notte poi, ma ce la misi tutta pur di mancare il meno possibile agli allenamenti e alle partite e continuo a farlo tuttora anche se la stanchezza a volte si fa sentire, il fisico a volte non regge ma ce la metto tutta e spero di dimostrarlo anche se non gioco come vorrei ce la metterò tutta per dimostrare chi sono.
Settembre 2017, iniziata la preparazione ad agosto, continuammo con allenamenti e a breve subentrarono le partite, prima di Coppa e poi di campionato, iniziammo a vincere, poi qualche sconfitta sempre combattuta, ma volevamo e dovevamo farcela. A Novembre mi ritrovai in squadra un ‘nuovo’ preparatore, mio fratello, il mio Big Bro Demetrio Baronetto, non è facilissimo vedere il proprio fratello li con te a doverti sgridare  ma lo ringrazierò sempre per tutto quello che fa per me e per il sostegno soprattutto psicologico che mi dà ogni giorno.
Continuiamo a giocare e anche con vari infortuni oscilliamo sempre tra il 1° e il 2° posto in classifica. -Siamo forti eh- Ci ritroviamo ad essere prime, mancano due partite e basta vincerne solo una per ottenere la promozione… ANSIA… ma davvero ci stiamo riuscendo?! Non sembra quasi vero…
Prima ci tocca la partita di Coppa contro il Campo Calabro perdiamo amaramente, abbiamo fatto davvero schifo non c’è da nascondersi, sarà stato il campo di gioco più ostile degli altri? Saranno state le avversarie più forti? No siamo noi che non ci abbiamo messo ne la testa ne il cuore, 3-0 per le avversarie ma, anche se amareggiate ci sta bene cosi, l’importante sarà domenica sempre contro il Campo Calabro, qui ci giochiamo la serie C mica un pacco di caramelle. Entriamo in campo… abbiamo tutte le possibilità per vincere e poi il pallone è tondo. Primo set, giochiamo bene ma cediamo all’ultimo.. perso, 1-0 per loro… ragazze dobbiamo farcela, mettiamocela tutta…. secondo set 1-1, pareggio, volere è potere!….. terzo set 1-2, passiamo in vantaggio ed esultiamo come non mai… Ci bastava vincere due set e ottenere un punto per ottenere la promozione… siamo in serie C… ho visto lacrime di gioia, saltelli, urla mai sentite prima… Che emozione… chi non la vive non può capire… Io ero lì in panchina ad esultare punto su punto e incitare ogni mia compagna… anche se avrei voluto essere in campo ero lì con loro, gridavo fino a perdere la voce ed è anche questo essere parte della squadra….. Ora Dopo aver ottenuto la promozione, rimaneva solo una cosa: VINCERE la partita e prenderci le nostre soddisfazioni! Quarto set, per la prima volta vediamo Gino seduto in panchina, ma neanche il tempo di farsi fare una foto che ancora commosso, come tutti del resto, si alza esordendo con un ‘non posso stare seduto, dobbiamo vincere’ il solito grande Gino!….
Quarto set 1-3… La Virtus 1962 vince il campionato e sale in serie C… esultanza a non finire, lacrime anche da chi sentimentalmente non si è mai aperto più di tanto… abbracci, urla e chi più né ha più ne metta….
Chi ci crede?! Ancora forse nessuno di noi…

Per la prima volta mi ritrovo a passare una notte insonne dalla felicità!
Che sensazione ragazzi…
Credo di essere odiata per questo racconto forse un po’ logorroico… però mi sentivo di farlo, volevo raccontarvi la mia storia, forse interessa a pochi.. ma che importa!
L’importante è essere felici e io oggi lo sono come non lo sono mai stata!

È arrivato il momento dei ringraziamenti…
GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE E GRAZIE
Grazie Gino perché sei una grande persona, un grande allenatore, un grande uomo, un padre meraviglioso! Grazie per darmi coraggio e sostegno e non preoccuparti se non mi fai giocare, ho ancora tanto da imparare e migliorare! Grazie a mio fratello per darmi anche tu la forza e la grinta per andare avanti…. Grazie a Manila compagna di panchine, ad Adriano mitico dirigente che ti strappa un sorriso anche rimanendo serio perché con te la panchina non è mai stata così divertente! Grazie alle mie compagne di squadra, una ad una, e scusate per il mio caratteraccio! Grazie a Rita, Gianluca e il signor Caracciolo! Grazie ai tifosi che ci sostengono sempre! Grazie a tutti e scusate se ho dimenticato qualcuno

Delle volte basta solo crederci perchè in fondo crederci non costa nulla.

Domenico Tripodi

Loading

Vai alla barra degli strumenti

On this website we use first or third-party tools that store small files (<i>cookie</i>) on your device. Cookies are normally used to allow the site to run properly (<i>technical cookies</i>), to generate navigation usage reports (<i>statistics cookies</i>) and to suitable advertise our services/products (<i>profiling cookies</i>). We can directly use technical cookies, but <u>you have the right to choose whether or not to enable statistical and profiling cookies</u>. <b>Enabling these cookies, you help us to offer you a better experience</b>.