L’Intervista: a tu per tu con Maurizio Aloisio.” Mi sento tradito, umiliato e infangato. Adesso basta”

 

Parole di delusione e rabbia quelle di mister Aloisio ormai ex allenatore del San Gaetano Catanoso che dopo 3 giornate lo vede esonerato dal ruolo di allenatore.

 

Mister ci vuole parlare di questo esonero dopo 3 giornate?

“Guarda questo esonero se devo essere sincero non l’ho capito nemmeno io, ma la cosa che più di tutte non capisco è perché prendere un allenatore anche giovane e fargli fare solo 3 partite per poi tornare indietro e riprendere l’allenatore della scorsa stagione. Una scelta senza senso, ma una scelta dettata anche dall’atteggiamento di alcuni giocatori che come si sul dire hanno remato contro la mia persona. E parliamo anche di persone che con me nella stessa squadra sono stati compagni di squadra.Per non parlare poi delle mancanze tecniche ed umane all’interno dello spogliatoio. Cosa che ad inizio mi avevano garantito ma che fino a sabato non c’è stata.”

 

Quindi si sente “tradito”?

 

“Tradito, umiliato e infangato il mio nome a livello calcistico, chi mi conosce sa che cosa ho fatto per questa società e in generale nel calcio, ci metto il cuore e tutto me stesso ma essere trattato così per la seconda volta, a livello umano mi ha devastato. Si la seconda volta perché anche l’anno scorso avevo iniziato al Rhegium e dopo 4 giornate sono stato esonerato perché gli interessi li erano interni. Per me il San Gaetano era più di una famiglia, ma da quando sono tornato, quello spogliatoio unito che a tutti faceva invidia non era più lo stesso. E la cosa che ancora fa più male è sentire dire in giro la colpa non è del mister, allora perché è stata fatta questa scelta?”

Ad oggi quindi cosa pensa?

“Posso essere schietto?  La società  non ha avuto  gli attributi  per prendere dei provvedimenti verso alcuni giocatori che all’interno dello spogliatoio stanno o stavano rovinando non solo l’immagine della società ma anche e sopratutto la mia, loro sapevano già che cmq sono anche alla  terza  esperienza in panchina: Una fatta in modo esemplare avendo centrato i play off , la seconda visto che a qualcuno dava fastidio vedermi seduto lì in panchina quando voleva essere lui li al mio posto saltata dopo 4 giornate, e la terza dovevano solo starmi vicino e capire dove era il vero problema. non puoi immaginare come sono stati in questi due giorni, io ho sacrificato moglie e figlio per dedicarmi anima e corpo ad una cosa che amo più di me stesso ed essere stato trattato così, solo perché a qualcuno piaceva vedere l’amico in panchina non è stato bello. Se questo è il calcio di oggi allora preferisco defilarmi e fare altro, dedicare il mio tempo libero a chi per me rappresenta tutto cioè mio figlio”

 

Domenico Tripodi

 

 

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